Molto spesso mi capita, come questa sera, di arrivare alla fine della giornata e non aver più voglia di fare nulla! Ogni martedì e venerdì sera, alle 21.35 ho il mio appuntamento fisso con lo sport che amo di più: il nuoto. In questo periodo fa molto freddo, almeno, io sento molto freddo e l'idea di infilare il costume e tuffarmi nell'acqua fredda, non è proprio un piacere.
Dopo essermi inventata mille scuse per non andare, il richiamo dell'acqua ha vinto sulla mia pigrizia. Coperta fin sopra i capelli, passo stanco, testa persa in mille pensieri, ho raggiunto le piscine.
Il rito è sempre quello: costume, ciabatte, accappatoio, crema sulle punte dei capelli (perché non diventino secchi come la paglia), cuffia e occhialini!
Sono arrivata in anticipo, così non faccio le corse...
Ho già i brividi di freddo... intanto penso al caldo di casa mia...
Fischiano la fine del corso precedente, ora tocca a me! Tolgo l'accappatoio, appoggio le ciabatte e mi avvicino al bordo della vasca. Immergo i piedi nell'acqua e scopro subito che è fredda. Sono diciotto anni che vado in piscina due volte la settimana e mi faccio ancora la stessa domanda prima di entrare:"Devo proprio?"
Alla fine il richiamo è sempre più forte, mi butto! Per un brevissimo istante mi manca il fiato, il calore del mio corpo a contatto con l'acqua fredda mi fa rabbrividire, sento come un pugno allo stomaco. Supero cinque corsie prima di arrivare alla mia.
Inizio il riscaldamento, 8-10 vasche, dopo di che si comincia con il lavoro duro!
Qui comincia il bello, 16 o anche 20 vasche di fila, senza fermarsi. Trovo che sia bellissimo perdersi in questo ritmo, il cuore comincia a pulsare sempre più forte, il respiro si fa regolare, ritmico. E' bellissimo sentire il proprio corpo immerso nell'acqua, è come non averlo, sei leggerissimo. Le voci intorno a me sono un rumore confuso, quasi non le sento più; anche se ci sono altre persone, in quel momento li ci sono io e basta, mi accorgo degli altri solo quando devo aspettare per ripartire. La mia mente si rilassa, i pensieri sono meno forti, quasi non fossero i miei.
La cosa straordinaria e quando mi capita di fare l'apnea, scivolare dolcemente sul fondo. La pace assoluta! In quei momenti il mondo è così lontano, i rumori sono ovattati, il più forte è quello del cuore che pulsa nel petto.
Peccato che il corpo reclami ossigeno così presto, sei costretto a risalire!
Quando il turno è finito, mi infilo nella doccia per lavare via il cloro. Mi vesto e mi asciugo frettolosamente i capelli.
Torno verso la macchina felice e leggera, come se avessi perso venti chili, a quel punto capisco quanto stupida sarei stata se avessi ascoltato la pigrizia e fossi rimasta a casa!
Un piccolo piacere che mi regalo volentieri!!!!
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